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Stargate Backing Band: l’intervista

04-11-2019 Haile Anbessa

Stargate Backing Band: l’intervista

Abbiamo intervistato un fenomale duo reggae gli Stargate Backing Band che hanno collaborato con tantissimi artisti di livello e recentemente hanno rilasciato il loro riddim album su cui possiamo sentire tantissime versione di livello. Vediamo che cosa ci hanno raccontato per scoprire anche i segreti di chi il più delle volte lavora dietro le quinte dei grandi successi.

Haile Anbessa: come e quando siete nati come band? Stargate Backing Band: nella band siamo in due, Ben (basso) e David (batteria e riddim maker). Da sempre amanti del reggae giamaicano, siamo entrambi originari di Marsiglia (Francia) e facciamo parte del movimento New Roots / Dancehall da più di 20 anni. Abbiamo iniziato a collaborare nel 2008 in diverse band ma entrambi volevamo dedicarci alla musica puramente giamaicana, senza compromessi o vie di mezzo, e per questo nel 2014 abbiamo deciso di fondare un nostro gruppo, la Stargate Backing Band appunto.
Due obiettivi semplici: il lavoro di backing, cioè accompagnare sul palco diversi cantanti e quello di riddim maker: comporre, registrare e produrre i nostri riddim, versioni strumentali su cui collaborare con diversi cantanti.
Nel 2018 abbiamo deciso di creare l’etichetta «Stargate Productions», un passo per noi essenziale nell’auto-produzione musicale finalizzata ad ottenere maggiore libertà in tutte le scelte artistiche e partnership. Inoltre ci occupiamo noi in prima persona della nostra identità grafica.

H.A.: con chi avete suonato nei palchi internazionali/festival/tour?
S.B.B: Stargate è nata in collaborazione con il cantante francese Faïanatur. In quel periodo abbiamo avuto anche l’opportunità di fare da backing a due artisti giamaicani che erano in tour in Europa, Bronco Knowledge e Paul Elliott. Questo è stato il primo concerto ufficiale della Stargate come backing band, ma ovviamente abbiamo continuato a suonare anche con Faïanatur. Da allora abbiamo accompagnato altri artisti come Sun Sooley, Marcus Davidson, Shaan Mystic e ultimamente Malik Fahim, e stiamo lavorando ad altri spettacoli.

H.A.: parlatemi del vostro primo lavoro discografico B.U. Riddim?
S.B.B:.: si tratta di one riddim album che riunisce 17 cantanti internazionali tra cui alcuni grandi nomi del reggae come Luciano ‘The Messenjah’, Jah Mason, Exco Levi e Denham Smith aka Chilli, ma anche nuovi talenti da scoprire come Darrio, Kenny Smyth, Jah Torius, Jahlani Muziq (il giovane pupillo di Luciano) dalla Giamaica o Makkan J dal Senegal.
Il mix è stato realizzato da Denis Terry presso lo Studio K e il mastering è stato curato da Olivier Planchard presso il Middle Side Mastering, entrambi partner privilegiati di Stargate Productions. Il CD del B.U Riddim è disponibile su stargatebackingband.com.

H.A.: perché questo titolo? S.B.B.: il titolo è una dichiarazioni di intenti: pronunciato in inglese, “be you”, significa infatti “sii tu, non imbrogliare, sii te stesso” e simboleggia quindi il nostro desiderio di realizzazione e concretizzazione attraverso questa prima produzione.

H.A.: come avete scelto gli artisti coinvolti? S.B.B.: il nostro primo desiderio era ovviamente quello di portare avanti il nostro lavoro con Faianatur e gli altri artisti a cui abbiamo fatto da backing, quindi era ovvio che apparissero nel nostro primo “one riddim album”.
Attraverso Stargate Productions, la nostra etichetta, vogliamo dare spazio ad artisti in cui crediamo, come Deliman, Jah Torius o, ad esempio, far conoscere questo talentuoso trio senegalese, Makkan J con cui vorremmo lavorare al loro prossimo album previsto nel 2020.
Altri artisti sono arrivati invece a catena: Jahlani Muziq per esempio, è il giovane pupillo di Luciano e dè stato proprio il suo agente a chiederci se poteva far parte di questa produzione ed è stata davvero una bella sorpresa. Allo stesso modo grazie a Darrio abbiamo avuto contatti con Kenny Smyth che ho scoperto all’inizio di questo progetto. Fitta Warri è arrivato invece attraverso Denham Smith… insomma si è creata una vera e propria “piccola famiglia”, da cui speriamo nasceranno future collaborazioni.
Denham Smith aka Chili invece è un artista che ho scoperto attraverso l’etichetta “Oneness Records” e le loro produzioni di qualità. Ha davvero del talento, uno stile in linea con ciò che amiamo profondamente, per questo abbiamo voluto coinvolgerlo in questa produzione.

H.A.: il rapporto con Luciano e l’uscita del suo video True To The Music… S.B.B.: contare un artista come Luciano the Messenjah e produrre il suo video musicale è una grande opportunità per noi. Una leggenda del reggae, della Giamaica, che oltre ad aggiungere valore, ha apportato un brano che parla di reggae e si intitola “True to the music”… non credo ci sia molto da aggiungere! Siamo stati fortunati, anche a Luciano (proprio come agli altri artisti) il B.U Riddim è piaciuto subito.

H.A.: prossimi progetti? S.B.B.: a livello di etichetta, abbiamo già alcune produzioni su cui stiamo lavorando e desideriamo lanciare in primavera del 2020. Diversi progetti con vari artisti… un album con i senegalesi Makkan J e alcuni singoli su nostri riddim che potrete ascoltare molto presto.
Preferiamo avanzare per gradi, per noi è importante continuare a mantenere almeno questa stessa qualità di produzione nei nostri progetti, è uno dei nostri obbiettivi. L’altro è sviluppare il lavoro come backing band per poter suonare in Europa durante l’estate 2020 con vari artisti.