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Rankin Delgado: l’intervista

06-04-2017 Haile Anbessa

Rankin Delgado: l’intervista

In seguito all’uscita del suo nuovissimo EP Another Exodus, in collaborazione con il producer Michael Exodus per Dub-o-matic Records, abbiamo intervistato Rankin Delgado. L’EP contiene il maxi singolo “Another Exodus” con 4 dub version e una bonus track in pieno stile dub . Vediamo cosa ci ha raccontato.

Haile Anbessa: parlami del tuo nuovo EP Another Exodus…

Rankin Delgado: Another Exodus ep è il frutto della mia collaborazione con il produttore romano Michael Exodus prodotto per l’etichetta italiana Dub-o-matic records. Il disco è completato da una dub version e 3 versioni strumentali che vedono coinvolti musicisti italiani e internazionali. Horns for Exodus è una versione con Jamma Dim, artista belga che in questa traccia utilizza il corno francese e la tromba; in Mystical Exodus l’artista Mandelion (da Murjah Warrior) suona strumenti di folklore con suoni fuori dal tempo come il mandolino, la mandola e la melodica; On Exodus invece è eseguita da Dub Harp uno degli ideatori e fondatori del Dubstone festival, che ha fatto una bellissima versione con l’ armonica creando un’atmosfera che riporta alle radici della cultura nera, del blues, proponendolo in chiave moderna.
Le voci le ho registrate in Royality Studio a Milano, il disco è stato mixato al Dub Basement studio di Roma da Michael Exodus, mentre il mastering è stato fatto da uno dei pionieri della dub music, Russ d (Disciples) al Backyard studio (Uk). disponibile da subito come digital release e presto anche in formato vinile 12” in versione limited, dove saranno inclusi “Another Exodus” e il dub, Mistica Exodus e una dub version inedita.
Da questa traccia ne deriva il mio primo videoclip ufficiale, che abbiamo realizzato nel mio “Laboratorio dub” con la mia consolle alla brasil di Terry Gilliam e in alta montagna, dove, con degli sci originali in legno di inizio secolo, scalo letteralmente la montagna per andare a portare il mio sound (lo ho portato veramente..) a liberarsi in un ambiente ameno, solitario e dagli scenari spettacolari..

H.A.: perché questo titolo?

R.D.: Another Exodus è un po’ una metafora moderna per ricordarci che puo esistere una soluzione “spirituale” in ognuno di noi per uscire dallo stress della quotidianita’ frenetica tramite la musica e la natura, in particolare, come si vede nel videoclip del brano, elementi come la montagna nuda e le distese di neve vergini possono aiutare a fare questo..

H.A.: da quando la passione per il reggae/dub? Come è nata?

R.D.: dopo il primo disco di Bob Marley a 16 anni sono passati dalla mia cameretta molti altri dischi fondamentali della storia del reggae, dal rocksteady/ska delle foundation, alle sonorita’ uk dub o stepper style contemporanee; erano i tempi del liceo comunque quando e’ partito tutto, e in assenza di internet nei 90 la ricerca la facevo tramite i mercatini dei vinili, pochi programmi radio specializzati, scambio di cassettine con gli amici e alcuni rari libri sull’argomento..

H.A.: e il tuo nome d’arte?

R.D.: quando stavo facendo il mio secondo anno di studi in Olanda i miei amici spagnoli mi chiamavano Diego Delgado, per via credo anche un po della mia fisicita’.. poi sono subentrate componenti piu artistiche nell’evoluzione del nome, .. visto che.. si, ho sempre stimato molto Ranking Joe e Junior Delgado…il nome Rankin Delgado è dunque frutto dell’unione di 2 ragioni insieme: una personale e l’altra artistica.
H.A.: chi sono i tuoi modelli musicali di riferimento?

R.D.: se devo parlare di cantanti in Europa il primo nome che mi viene in mente nel reggae mainstream e’ sicuramente Gentelman, altrimenti stimo molto Charlie P, Dan i e Jules i Dub Files, insieme a molti altri nel genere che vorrei nominare.. tra i giamaicani di oggi invece credo in Tarrus Riley, Ky Mani Marley, Luton Fyah; per fare un passo indietro nel tempo invece la maggior parte delle band roots reggae dello scorso secolo sono state tutte importanti punti di riferimento per me.
H.A.: parlami del tuo viaggio in Giamaica. Che cosa ha rappresentato per te?

R.D.: il viaggio in Giamaica per un fanatico di musica reggae e dintorni e’ praticamente obbligatorio.. ti permette di vedere da vicino i luoghi, le persone, i suoni i colori e i profumi del luogo da cui e’ partito tutto.. non vorrei dire altro, se non consigliare di andare a chi e’ veramente appassionato. A me ha dato per esempio lo spunto di scrivere le liriche di Another Exodus..

H.A.: hai incontrato artisti con cui realizzare qualche collaborazione?

R.D.: a dir il vero si, anche se poi si è conclusa con uno splendido Dubplate per Wise Sound Prod di cui sono molto contento, ma non un brano insieme (almeno non ancora).. si tratta di un’artista emergente secondo me molto brava che si chiama Aza Lineage..

H.A.: ti piace il reggae di oggi?

R.D.: questa e’ una domanda un po delicata…perchè vaga…il reggae di oggi inteso come musica che arriva dalla Giamaica ovvero il Bushment e dancehall style digitale che spinge liriche violente sessiste e slackness style non tanto.
Secondo il mio punto di vista infatti oggi dall’ Europa arriva una risposta forte con un movimento che si vuole distinguere da tutto questo riportando le vibes originali della natura di questa musica in una cosa che si chiama Dub e Sound System Culture..

H.A.: tour?

R.D.: ecco le date confermate:

25 MARZO – OTRANTO (LE) – con BLACK STAR LINE SOUND SYSTEM
01 APRILE – SAN DOMENICO DI VARZO – CHAOS DAYS
21 APRILE – CSOA LA TORRE ROMA – CON OBF – WISE SOUND – ALLTRIBES SOUNDSYSTEM
24 APRILE – MACERATA – CON WISE SOUND E ALLTRIBES SOUNDSYSTEM
29 LUGLIO – HUNGARY REGGAE CAMP
08 AGOSTO – MANUEL DUB FESTIVAL – MAZARA DEL VALLO – CON WISE SOUND

altre date sono in corso di conferma…

H.A.: stai già lavorando a qualcosa di nuovo in studio?

R.D.: il brano ”Clouds” in collaborazione con Wise Sound – in uscita a luglio, sara’ sia digital release che un vinile 10”.
Inoltre ci sara’ una collaborazione con una nuova etichetta inglese che si chiama Low &Loud Records per un nuovo 7” che mi hanno chiesto di fare, ma vorrei aspettare un attimo a parlare di questo.
Mi piacerebbe comunque riuscire a suonare le mie cose anche in chiave acustica magari con una miniband e infatti ci stiamo cominciando a mettere le mani.