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Shakalab: l’intervista

08-01-2016 Haile Anbessa

Shakalab: l’intervista

Shakalab è un interessante collettivo siciliano di ottimi artisti dell’isola, da sempre devoti al reggae e al rap. Le sfumature sono tante all’interno del gruppo, molto evidenti anche nel loro nuovo disco intitolato Duepuntozero. Vediamo cosa ci hanno raccontato.

Haile Anbessa: come è nato il progetto Shakalab?
DJ Delta: ci conosciamo tutti da molto tempo. Capitava spesso di incontrarsi alle jam e ai concerti e di condividere i palchi. Alla fine è stato quasi un automatismo creare un progetto comune, anche alla luce della reciproca stima artistica.

H.A.: come conciliate nel vostro collettivo le varie influenze? Come vi accordate creando un pezzo?
Lorrè: relativamente alla prima domanda, trattandosi di influenze che comunque rimandano quasi tutte alla black music, quindi dal reggae al funk all’hip hop fino al turntablism, la conciliazione tra queste nostre diverse impostazioni è piuttosto naturale.

Marcolizzo: per quanto riguarda la seconda domanda, invece, ti dico che non c’è uno schema prestabilito: ci si vede in studio e da lì si producono le tracce e le idee per i live show.

H.A.: siete siciliani doc: come è la scena in Trinacria? Si differenzia in qualche modo dal resto d’Italia?
BR1: prima dell’avvento dei social, l’essere isolani equivaleva a dire essere isolati. Si era lontani dal centro della scena e dai grossi eventi riguardanti sia il reggae che l’hip hop. Questo, tuttavia, ha permesso alla scena siciliana di delineare uno stile proprio e di distinguersi come movimento a se stante rispetto al resto dello stivale. La nascita dei social ha infine permesso a noi, ma anche ad altri protagonisti di questo movimento, di far uscire fuori le caratteristiche salienti della scena siciliana.

H.A.: il dialetto per voi è fondamentale. Come mai questa scelta nelle liriche?
Marcolizzo: l’uso del dialetto ci permette di essere più diretti e di recuperare un linguaggio colloquiale che ci avvicina alla gente, rendendo più genuino il messaggio dei nostri brani. Inoltre, da un punto di vista tecnico, il dialetto si presta maggiormente ad un uso musicale rispetto all’italiano che risulta più spigoloso.

H.A.: parlatemi del vostro album Duepuntozero. Innanzitutto perché questo nome? Una sorta di rinascita per voi?
Lorrè: più che ad una rinascita a noi piace parlare di un upgrade, di uno “Shakalab 2.0” appunto. In questi anni abbiamo sviluppato un maggiore affiatamento artistico e compositivo. Questa maggiore complementarità tra i membri del collettivo la si riscontra a diversi livelli, sia che si tratti dei testi che degli arrangiamenti o che si tratti dei live show.

H.A.: quale collaborazione nel corso degli anni vi ha lasciato il ricordo più bello?
DJ Delta: ogni collaborazione realizzata ha lasciato un bellissimo ricordo soprattutto se si considera il fatto che tutti gli artisti con cui abbiamo realizzato qualcosa sono persone di cui abbiamo stima sia a livello creativo che a livello umano. C’è un rapporto di amicizia con tutti loro, dai Sud Sound System ai Boom Da Bash, da Mama Marjas a Bunna e via di seguito.

H.A.: cosa pensate del reggae a livello italiano e mondiale? Apprezzate le nuove tendenze?
Jahmento: dopo una fase in cui si era persa la rotta originaria del messaggio insito nel movimento reggae mondiale (forse quello italiano è stato meno intaccato da questa deriva), notiamo con una certa soddisfazione il ritorno di un approccio “consciuousness” al modo di fare e proporre questa musica. Un maggiore interesse nei confronti di messaggi positivi che rappresentano una aspetto storico di questo genere.

H.A.: con quale artista giamaicano vi piacerebbe realizzare una collaborazione?Marcolizzo: ci piacerebbe molto fare un featuring con Protoje
Jahmento: a me piace tanto Tarrus Riley
DJ Delta: devo fare finta che Kool DJ Herc non è giamaicano?!

H.A.: per chi ancora non vi conosce come convincereste qualcuno ad ascoltare il vostro album e magari poi venire a un vostro live? Lorrè: non vendiamo sogni ma solide realtà! (ride)

H.A.: a proposito sarete in tour per la promozione del disco? Avete delle date anche al Nord?
BR1: sì, saremo in tour a partire da dicembre e sono previste diverse date nelle principali città dello stivale. Tenetevi aggiornati seguendo la pagina ufficiale Shakalab su Facebook. Grazie!