Nel meraviglioso mondo dell’hip hop, quando si parla di New York si parla di writing; e quando si parla di writing newyorkese ci sono nomi che non possono non essere pronunciati… nomi che hanno fatto la storia lasciando un segno indelebile su muri, palazzi e treni. Tra questi spiccano in nomi di Bio, Nicer, Bg183, How, Nosm, Totem2, Mack, Nicer, Raz, Kenn, Cem 2, Shame 125, Vulcan, solo per citarne alcuni; nomi accomunati dall’appartenenza, più o meno attiva e attualmente aperta, con una delle crew più importanti nella Big Apple nonchè uno dei punti di riferimento a livello mondiale per la diffusione del writing come forma artistica. Attivi da ormai trent’anni, non è un caso che i membri di TATS CRU si definiscano MURAL KINGS in onore della loro forza comunicativa e potenza indiscutibile nel dipingere treni e grandi superfici con una tecnica impeccabile e inconfondibile. Originari del Bronx, centro nevralgico della cultura hip hop, hanno saputo rendere la crew internazionale coinvolgendo anche writers europei (due membri della crew How e Nosm sono tedeschi) e collaborando con realtà molto diverse tra loro. Nel 2006 esce TATS CRU. THE MURAL KINGS, un DVD/ documentario (largamente consigliato) da cui emerge tutta la passione che spinge la crew a creare e dipingere senza sosta dal 1980 ad oggi. Per addentrarsi in questa storia lunga trent’anni Hotmc ha intervistato collettivamente la crew e questo è il risultato!
FxLd: Partendo dalle origini… come è iniziato tutto?
TATS CRU: La crew è stata fondata nel 1980 da Brim, Bio e Mack. Brim e Bio si sono conosciuti alla junior high school mentre Mack era “compagno di bombing” di Brim. Il resto della crew si è unita durante il liceo. Originariamenta si chiamava TAT Cru e faceva prevalentemente bombing nelle metropolitane. Alcuni tra i membri originari sono BG183, Nicer, Raz, Kenn, Cem 2, Shame 125, Vulcan, Maze e successivamente Goldie dall’Inghilterra e altri membri che però non sono attualmente più parte della crew. Al momento i membri attivi sono Bio, Nicer, Bg183, How, Nosm, Totem2.
FL:Com’era fare i treni a New York negli anni ‘80? Come erano le yards, le linee principali e i vari quartieri?
TC: Fare i treni era entusiasmante. L’odore dei treni,l brivido di cercare nuovi layups, le yards erano sempre una corsa e ogni volta era un’avventura. Noi lo amavamo e avremmo potuto passare ore e ore concentrati sui treni, a vederli passare mentre pensavamo a pianificare la nostra prossima missione. Avremmo potuto percorrere la città intera per trovare nuovi luoghi da dipingere. Abbiamo spesso dipinto linee della IRT (Interborough Rapid Transit Company n.d.r.) 4, 5, 6, 2 e ccasionalmente qualche altra linea tra quelle a lettere, ma non tantissime.
FL: Essendo nati nella culla dei graffiti e del writing, come percepite la costante evoluzione che negli anni ha subito questo fenomeno?
TC: I graffiti sono un movimento mondiale, lo abbiamo visto muoversi da New York a Los Angeles fino al tutto il resto degli Stati Uniti per poi divenire una forma d’arte globale. Sono cambiati gli stili; è cambiato il modo delle persone di porsi in maniera meno aggressiva; il che è positivo. Anche le marche di spray e i caps si sono evoluti… In passato eravamo limitati anche nei colori; ora ci sono una quantità di marche diverse con varietà e tipologie diversi. La forma artistica ha avanzato molto negli ultimi quindici anni e in questo internet ha contribuito nella velocità con cui informazioni e foto possono essere condivise.
FL: Quindi… novità da NYC?
TC: NYC sembra un po’ rallentata al momento; benchè noi comunque continuiamo a dipingere e a spingere costantemente la nostra produzione questo non è abbastanza. Noi crediamo che attualmente la scena newyorchese di giovani writer sia più concentrata sul bombing che non nella produzione di muri colorati. Non vogliamo essere fraintesi… noi amiamo l’aspetto del bombing ma devono coesistere entrambi gli aspetti per avere un movimento completo a tutto tondo. Attualmente crediamo che pochi dei giovani writer percorrano questa strada. Molte delle crew più “vecchie” hanno rallentato considerevolmente la loro attività quindi non si vede molto di attivo. I muri poi, a New York, sono sempre più difficili da ottenere.
FL: Negli ultimi decenni, in Europa è arrivata la voce che il Bronx sia socialmente molto cambiato. Qualche anno fa si è parlato di un rinnovo del South Bronx… come avete visto questo cambiamento?
TC: Si il Bronx è abbastanza cambiato. il Bronx e’ cambiato molto. Non ci sono piu’ edifici andati in fiamme o lots vuoti. La polizia sta inoltre cercando di migliorare la qualita’ della vita. Le strade sono state pulite e sono state costruite nuove case…è un posto decisamente diverso da quello che era , diciamo… quindici anni fa.
FL:Uno degli scopi della vostra carriera è stato creare nelle persone una nuova consapevolezza dei graffiti come arte. E’ stata dura? Quali sono state le reazioni?
TC: Ci sarà sempre chi non comprende la natura di questa forma di arte e continua ad averne un’opinione negativa. Possiamo solo rispondere a questa domanda dicendo che per quanto si possa progredire restano chilometri da percorrere per poter cambiare la percezione da parte della gente nei confronti dei graffiti.
FL: Voi lavorate anche con istituzioni, è stato difficile relazionarsi a loro in modo paritario ed equilibrato visto che in molti considerano ancora i graffiti una forma di “ vandalismo”?
TC: A questo punto non ci interessa chi non crede, noi continuiamo nella nostra attività. Facciamo workshop con scuole e altre organizzazioni lavorando di volta in volta con i giovani. Quelli che lo sanno lo sanno, quelli che non lo sanno presto lo sapranno…
FL: Avete mai lavorato con writer Europei? Impressioni?
TC: Abbiamo costantemente a che fare con writer Europei; infatti due dei nostri membri sono tedeschi: How e Nosm. Come in tutte le esperienze della vita ci sono momenti positivi, belle esperienze e l’opportunità di incontrare gente fantastica così come a volte si incontrano stronzi o persone semplicemente noiose. Per quanto riguarda l’Italia big up a Mr. Wany…
FL: Essendo una delle crew più importanti del mondo siete coinvolti in prima linea nel dare al writing l’importanza che merita… avete progetti in questa direzione?
TC: Dipingiamo da più di trent’anni e per una buona metà delle nostre vite abbiamo contribuito all’evoluzione di questa forma di arte e intendiamo continuare a dipingere e andare ancora avanti. Prendiamo quello che abbiamo imparato dalle generazioni passate e lo mixiamo con quello che ci insegnano le nuove generazioni e creiamo creiamo creiamo…
FL: Nel 2006 avete realizzato un dvd che documenta la vostra attività TATS CRU. THE MURAL KINGS, ne avete in cantiere un altro?
TC: Non al momento. Il nuovo progetto su cui saremmo orientati è piuttosto un libro, una retrospettiva di TATS CRU degli ultimi trent’anni. Abbiamo tantissimi anni di fotografie che il mondo ha bisogno di vedere.