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Quattro chiacchiere con Hannah Williams, la voce dietro 4:44 di Jay-Z

02-07-2017 Marta Blumi Tripodi

Quattro chiacchiere con Hannah Williams, la voce dietro 4:44 di Jay-Z

Immaginatevi di essere una giovane cantante indipendente di Winchester, Inghilterra. La vostra band va fortissimo tra gli appassionati di soul – giganti come Sharon Jones e Charles Bradley hanno già avuto modo di apprezzare pubblicamente il vostro lavoro – ma è ancora relativamente sconosciuta tra il grande pubblico. Un bel giorno vi squilla il cellulare: è Jay-Z e no, non è uno scherzo telefonico. Insieme al suo produttore No I.D. ha scoperto la title track del vostro album, Late Nights & Heartbreaks, e vuole chiedervi il permesso di utilizzarla per la title track del suo attesissimo nuovo album, 4:44. Comincia così la favola di Hannah Williams & the Affirmations, il cui fenomenale talento è stato messo al servizio di quello che forse è il brano più riuscito di tutto il disco di Jigga. Un disco in cui gli altri ospiti sono Frank Ocean, Beyoncé e Damian Marley, per intenderci. Quello che doveva essere un semplice campionamento, oltretutto, è diventato molto di più, perché l’intera traccia (e la voce) di Hannah fanno da perno e da struttura all’intera canzone. Il bello è che questo successo è in buona parte anche italiano, perché l’etichetta di Hannah Williams & the Affirmations è la milanesissima Record Kicks capitanata da Nicolò Pozzoli (ve ne avevamo già parlato qui), un’eccellenza assoluta e internazionale per il funk, il soul e i rare grooves. Era già successo che delle loro produzioni fossero campionate in album hip hop di primo piano, vedi il caso dei Calibro 35 campionati per Compton di Dr. Dre, ma questa incursione così plateale nel mondo di Jay-Z porta i giochi a tutto un altro livello. Congratulandoci con i diretti interessati, abbiamo colto l’occasione per scambiare quattro chiacchiere con Hannah per farci raccontare com’è andato questo fortunatissimo incontro.

Blumi: Eri già una fan di Jay-Z?

Hannah Williams: Sono cresciuta ascoltando un’ampia gamma di musica diversa, e senz’altro l’hip hop era incluso nella lista. Non sono mai stata una super fan, ma apprezzavo la sua produzione. Rispetto molto il fatto che abbia usato la sua fama e la sua fortuna per affrontare questioni come l’uguaglianza e la politica e per fare del bene. Attraverso la sua musica e in tutta la sua vita ha sempre avuto una grande consapevolezza. Grande successo = grandi responsabilità, insomma.

B: Cos’hai pensato quando ti hanno detto per la prima volta che Jay-Z era interessato a includere la tua musica nel suo album?

H.W.: Se devo essere onesta, ho pensato che il mio batterista e il mio manager mi stessero prendendo in giro, oppure che Jay-Z avrebbe probabilmente cambiato subito idea! È stata una notizia enorme e non riuscivo proprio a capacitarmi che potesse essere vera. Jay-Z è un’istituzione in tutto il mondo e ha vinto 19 Grammy. Yeah!

B: Hai poi saputo come ha fatto a scoprire la tua canzone?

H.W.: No, ma ho ascoltato 4:44 per la prima volta oggi e mi sembra che il testo della nostra canzone e l’atmosfera generale fossero davvero perfetti per riflettere le parole che ha scritto. Tutto ciò che so è che la Roc Nation ha cominciato a guardare con interesse al catalogo di Record Kicks per trovare campioni freschi e nuovi.

B: Sei stata coinvolta nel processo creativo e nella lavorazione di 4:44?

H.W.: Jay-Z mi ha telefonato alla fine di febbraio per chiedermi le sessioni che avevamo registrato per il nostro album, e anche di tornare in studio per registrare qualche versione modificata del testo per il ritornello. Nei giorni successivi ho fatto due sessioni di registrazione per lui. È stato così difficile tenere nascoste al mio amico Ben Startup, l’ingegnere del suono che ha lavorato con me, le vere ragioni per cui le stavo facendo. Ero felicissima, ma frustrata, perché non potevo dire niente a nessuno! Alla fine, comunque, Jay-Z non ha usato nessuna delle incisioni nuove e ha deciso di mantenere le liriche originali e la versione dell’album. Sono davvero contenta di questo, perché adoro quella versione: l’ho registrata in una giornata in cui mi sentivo super emotiva, credo che la cosa si noti nella mia voce. Non avevo il diritto di dare la mia approvazione finale alla traccia, ma la nostra meravigliosa etichetta, Record Kicks, ha preso accordi su tutto dietro le quinte. Nessuno sapeva quale fosse il titolo della traccia, però! Scoprire che fosse la title track ha cambiato completamente le carte in tavola.

B: Ora che l’hai finalmente ascoltata, che ne pensi del risultato finale?

H.W.: Mi piace molto! Penso che sia stato molto rispettoso nei confronti dell’originale (che è stata scritta da me e dal mio meraviglioso amico Kanan Keeney), l’ha usata in una maniera davvero interessante. L’inizio del brano, in cui c’è semplicemente la mia voce, mi ha lasciato senza fiato fin dal primo ascolto. Non avevo idea di quante porzioni della mia traccia avrebbe usato… e alla fine l’ha usata praticamente tutta! (ride) E sicuramente ha usato tutti i miei passaggi preferiti della canzone, cosa che mi rende ancora più felice.

B: Pensi che la tua carriera cambierà in qualche modo, da oggi in poi?

H.W.: Lo spero! Quell’uomo ha 21 milioni di follower solo su Facebook: se anche solo l’1% della sua fan base fosse interessato a scoprire chi siamo dopo aver ascoltato la traccia, la nostra fan base si incrementerebbe di 100 volte. È una cosa enorme! Ci sono alcuni aspetti particolarmente entusiasmanti. Primo: tutto questo incrementerà la nostra audience negli Usa e in tutto il mondo, cosa che porterà a più date dal vivo fuori dall’Inghilterra. Secondo: più persone potrebbero iniziare ad ascoltare la nuova musica soul, nostra e degli altri artisti indipendenti, e questo potrebbe rendere il soul inglese più rilevante sul mercato internazionale. Terzo: saremo in grado di investire più soldi nella realizzazione del prossimo album, che stiamo già scrivendo. Quarto: magari un giorno potremmo cantare dal vivo 4:44 insieme a Jay-Z… E magari potrò incontrare la stupenda Beyoncé!

B: Tutto è bene quel che finisce bene, insomma! Vuoi aggiungere qualcosa?

H.W.: Vorrei dire un enorme grazie a Record Kicks, in particolare a Nicolò Pozzoli. Ha creduto nella mia voce fin dal primo momento in cui mi ha sentita cantare. Senza la sua fiducia, la sua convinzione, i suoi investimenti e il suo incoraggiamento, non sarei qui a rispondere alle tue domande. Tutta la squadra di Record Kicks ha lavorato davvero duramente per farci arrivare fin qui, sono veri amici. Vi amiamo, ragazzi: grazie! Inoltre, voglio ovviamente dire qualcosa sulla mia band. Non sono solo musicisti, songwriter e performer eccezionali, sono anche i miei migliori amici. Penso che sia questo il vero segreto di questo successo: ci vogliamo un bene dell’anima e ci divertiamo tantissimo insieme. Lavoriamo tantissimo su ogni aspetto della musica che produciamo e abbiamo un rapporto onesto al 100%. Spero davvero che questa band duri per sempre, perché non voglio fare musica senza di loro. Ecco perché ho scelto di chiamarli The Affirmations: mi confermano e mi supportano (e ciascuno di noi lo fa per gli altri) qualunque cosa accada. So che tutto questo suona un po’ patetico e sdolcinato, ma canto e parlo con il cuore. Grazie mille to our beautiful italian supporters. Here we go!