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Speciale Genova x Voi: intervista doppia a Baco Krisi e Mark De’ Medici

18-09-2016 Marta Blumi Tripodi

Speciale Genova x Voi: intervista doppia a Baco Krisi e Mark De’ Medici

Come ormai già sapete, oggi si aprono ufficialmente le danze: si dà il via alla quarta edizione di Genova x Voi, la prima che vede partecipare i rapper in tutto e per tutto alla pari con i colleghi cantautori. Quest’anno a rappresentare ufficialmente la scena hip hop (e quindi a partecipare ai vari laboratori e incontri organizzati nell’entroterra ligure, che preludono alla finalissima di sabato 24 settembre in cui verrà assegnato il contratto con Universal Music Publishing in palio) ci sono Baco Krisi e Mark De’ Medici: due approcci completamente diversi alla materia, entrambi molto interessanti, entrambi ad altissimi livelli. Abbiamo deciso di presentarveli con un’intervista doppia, a cui seguiranno ovviamente molti aggiornamenti dal fronte nei prossimi giorni. E se siete curiosi di sapere chi sono gli altri dieci finalisti, qui sopra trovate il video di presentazione dello squadrone che oggi è sbarcato a Ovada, sede dei laboratori, pronto a una settimana di full immersion.

Dati anagrafici (o quasi).

Baco Krisi: Sono Baco Krisi, ho 23 anni e vivo a Milano.

Mark De’ Medici: Mark de’ Medici, 25 anni, Firenze, ma da poco trasferito a Milano.

Oltre a fare musica, fai anche un altro lavoro?

B.C.: Lavoro part-time in un ufficio (spero ancora per poco, sto cercando qualcosa di più stimolante) e studio all’ Accademia di Belle Arti di Brera.

M.D.M.: Consegno a domicilio in bicicletta per Foodora. Tutto sommato è un lavoro divertente che mi ha permesso di conoscere varie zone della città. Inizialmente l’ho vissuto come un tour, successivamente come un modo di tenermi in forma: 40 km al giorno indipendentemente dalle condizioni climatiche. A luglio (o era agosto?) mi sono trovato nel bel mezzo di una tempesta, con le strade allagate e i fulmini a farla da padrone senza la possibilità di ripararmi; e che fai? Te la becchi! Tempra.

Da quanto tempo fai musica hip hop?

B.C.: Scrivo da quando ero piccolino ma ho realizzato il mio primo mixtape nel 2009, un progetto super grezzo registrato in cameretta su basi americane. Da lì non mi sono più fermato.

M.D.M.: Le prime registrazioni risalgono al 2011, ma ho impiegato qualche anno per comprendere cosa stessi facendo.

Fai solo rap o hai provato anche ad approcciare altri generi?

B.C.: No, mai. Però ascolto un sacco di musica, dal jazz al neo-soul, all’elettronica, al cantautorato…

M.D.M.: Per risponderti dovrei sapere con certezza dove finisce uno e dove ne inizia un altro!

Come hai scoperto dell’esistenza di Genova x Voi?

B.C.: Tramite un amico nonché ex-concorrente, Dutch Nazari.

M.D.M.: Passaparola!

Conosci, di persona o di fama, qualche altro concorrente delle passate edizioni di GxV? Qual è il tuo preferito?

B.C.: So che hanno partecipato alle scorse edizioni Claver Gold, Willie Peyote, Blo/B, Soulcé, Hegokid, che sono tutti fortissimi. Se dovessi sceglierne uno su tutti però direi Dutch Nazari.

M.D.M.: Ammetto di non averne la più pallida idea e troverei scorretto cercare adesso. Sbircio giusto giusto tra i finalisti del 2015 e dico Dutch Nazari.

Cosa ti aspetti da questa esperienza?

B.C.: Essendo un perfetto ignorante della musica (dal punto di vista tecnico se non altro), mi aspetto di imparare quante più cose possibili sul lavoro di interazione con i musicisti nella scrittura di un brano. Spero di riuscire a rubare un po’ di quelle competenze che mi mancano.

M.D.M.: Rock’n’Roll.

Si dice spesso che i rapper sono i nuovi cantautori e/o scrivono meglio dei cantautori. Sei d’accordo con questa affermazione?

B.C.: Penso che sia oggettivamente innegabile che la qualità dei testi nel rap italiano stia toccando picchi altissimi (ma anche bassissimi in molti casi). Non la metterei sul piano della competizione tra generi, escono testi di qualità da giovani rapper così come da giovani cantautori (io ad esempio mi sono consumato i due dischi di Iosonouncane e penso che non abbia nulla da invidiare ai maestri del passato). Detto questo non conosco nessun rapper che abbia una vera preparazione musicale, mentre potrei fare infiniti esempi di rapper americani usciti da conservatori e scuole di musica. Questo ci penalizza molto e penso sia il più grande scalino da superare.

M.D.M.: Per me Hip Hop e Cantautorato sono due mondi distinti e distanti, non paragonabili, e non trovo necessario farlo. E’ affascinante che il primo possa riprenderne certi aspetti, ma non ci vedo un passaggio di testimone, vedo solo dei punti in comune: c’è un’attitudine esagerata nella musica di Fred Buscaglione (“Ho un sinistro niente male ed il destro vi dirò, solo un altro ce l’ha uguale, ma l’ho messo K.O.”: per me questa è la più grossa punchline del secolo scorso) e Malpensandoti di Dargen è una finezza. Ma con questo?

Chi è il rapper italiano che scrive meglio, secondo te?

B.C.: Dargen D’Amico, no doubt!

M.D.M.: Per me la scrittura è un aspetto fondamentale, ma trovo difficile scindere il testo dall’interpretazione, dalla melodia, dal flusso. Mi piace la penna di Benni e la musica di tanti altri.

Qual è la canzone che hai scritto a cui sei più affezionato?

B.C.: Sono molto affezionato a Risaie. È un brano che parla delle mie ansie e di quanto diventino piccole se messe vicino alle esperienze di vita di mia nonna.

M.D.M.: Tisana allo Zenzero & Rock N Roll. “Sabrina, hai visto la piscina!? … Non è mia!/ E di chi è?/ Che ne so, mia no!”. Parla di questo. E di quello che ne consegue.

Qual è la canzone rap (di qualcun altro) che avresti voluto scrivere tu?

B.C.: Dargen D’Amico – In alcune zone del mondo, se parliamo di rap italiano. Se invece parliamo di rap in generale la scelta è dura, ma penso One love di Nas.

M.D.M.: Ms. Jackson – OutKast

Questo è un concorso per autori di canzoni. Per chi ti piacerebbe scrivere canzoni, in futuro?

B.C.: Vorrei sentire le mie parole cantate da qualche nuova leva promettente che parte dall’hip-hop come CRLN, Ainé o Davide Shorty. Sarei veramente curioso di provare a scrivere per artisti come Samuele Bersani, Niccolò Fabi o Riccardo Sinigallia ma scrivono da già da sé i loro testi. Sono innamorato anche delle voci di Joe Barbieri e Chiara Civello!

M.D.M.: 4-3-3: Silvestri, Jovanotti, Cremonini, Conte, Battiato, Mannarino, Capossela, Bennato, Neffa e gli altri 2 sono stati espulsi.

Che consiglio daresti a chi comincia ora a scrivere canzoni rap?

B.C.: Darei un non-consiglio, ovvero direi di diffidare dai consigli altrui, che suona come una risposta un po’ paracula ma è sincera. Io mi sono sempre fatto un sacco di problemi sul “come avrei dovuto scrivere” ed ho iniziato ad essere soddisfatto dei miei testi solo quando ho smesso di pormi quei paletti. (Però fai le rime. Questo sì, se vuoi fare rap, cazzo, fai le rime! E non banali possibilmente!) (ride)

M.D.M.: Più che un consiglio, una constatazione: “Essere curiosi non è una colpa: esplora!”.

A parte Genova x Voi, cosa bolle in pentola per te in questo momento?

B.C.: Ho in cantiere un progetto che prende forma piano piano. Non avendo nessun tipo di scadenza voglio lavorarci con calma e farlo uscire solo quando ne sarò soddisfatto. Per ora ho diversi beat di produttori talentuosi, compreso il mio socio Nasty Lime, e tante idee che prendono forma.

M.D.M.: La maggior parte di quelli che ho in testa sono utopici, ma realisticamente parlando, tra non molto uscirà un mio progetto: Un gatto nero non accetterebbe lo Scotch.