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Che fine hanno fatto (davvero) i rapper della classe del 2000 di Aelle: prima e seconda puntata

08-05-2016 Marta Blumi Tripodi

Che fine hanno fatto (davvero) i rapper della classe del 2000 di Aelle: prima e seconda puntata

Qualche ora fa un noto portale musicale generalista ha pubblicato un articolo in cui spiega (o almeno, ci prova) che fine avrebbero fatto i 25 rapper che figuravano sulla celebre copertina del n°46 di Aelle, quello che presentava al pubblico i rapper su cui puntare nel nuovo millennio. L’articolo in questione (che non vi linkiamo perché lo scopo per cui è stato scritto, presumiamo, potrebbe essere quello di farsi pubblicità tramite le condivisioni di rapper infuriati) non è affatto accurato, tant’è che contiene una lunga serie di errori, omissioni e parzialità. Siccome, come tutti sappiamo, Google è eterno e c’è il dubbio che qualcuno, in futuro, facendo una ricerca si imbatta in quella paginetta e la prenda per oro colato, abbiamo deciso di rendere un servizio alla collettività e scrivere che fine hanno fatto, stavolta davvero, gli mc in questione.

Questa è la prima puntata dell’articolo, quella dedicata ai rapper che è impossibile non conoscere se si ascolta hip hop italiano da un po’.

QUAGLIANO: Oltre ad avere militato per più di un decennio in realtà storiche come Area Cronica e DDP, nei primi anni ’00 ha avuto una breve parentesi negli 0131, duo urban fondato con il collega Alessandro Cattelan. Oggi fa l’autore radio/tv in ambito musicale (Babylon su Radio2 è una sua creatura), è resident dj in varie importanti serate milanesi e si occupa di gestire il portale musicale di Red Bull.

TUNO: Chiariamo subito che Tuno e Ape NON sono la stessa persona, ma due diversi membri di uno stesso gruppo (i Trilamda, ormai sciolto). Non è più particolarmente attivo in ambito musicale, anche se dopo lo scioglimento dei Trilamda continuò a lungo ad occuparsi di musica, non solo strettamente rap. Quello che potrebbe essere incluso in altri progetti di prossima uscita insieme ad Asher Kuno, ovviamente, è Ape.

POSI ARGENTO: Meglio conosciuta come Posi [leggenda vuole che perse il diritto di utilizzare l’appellativo Argento dopo aver perso una battle con Il Corvo D’Argento, aka Dargen, a fine anni ’90 (edit: ci sono versioni contrastanti su come andò a finire la battle, ci segnalano che secondo molti altri avrebbe vinto Posi), per il momento non rappa più, ma fa la dj e sound designer a alti livelli con il suo vero nome, Chiara Luzzana.

CORVO D’ARGENTO: Oggi conosciuto come Dargen D’Amico, dopo lo scioglimento delle Sacre Scuole (gruppo in cui militava insieme a Guè, ai tempi noto come Il Guercio, e Jake la Furia, ai tempi noto come Fame) ha intrapreso una prolifica carriera solista e ha anche fondato un’etichetta, la Giada Mesi. L’ultima volta lo abbiamo intervistato qui.

MAXI B & KASO: Come duo hanno infiammato il varesotto e la Svizzera per buona parte di fine anni ’90 e inizio ’00. Oggi Maxi B continua a fare il rapper (è tornato felicemente all’underground dopo una breve parentesi con la Tempi Duri di Fabri Fibra) mentre Kaso continua a occuparsi di hip hop con seminari, corsi, serate e in generale con il supporto che ha sempre voluto garantire alla scena italiana. Maxi B, l’ultima volta, lo abbiamo intervistato qui.

DOPPIA K: Forse un po’ più sottotraccia rispetto ad altri colleghi citati in questa lista, continua comunque a fare rap, sia come solista che sperimentando in collettivi strumentali più ampi come gli N3O: l’ultimo suo album risale al 2014.

MASTINO: Ci sarebbe da scrivere un romanzo sulle attività attuali di Mastino. Pirotecnico freestyler (memorabili i suoi piazzamenti ai vari 2the Beat), rapper estremamente tecnico e riflessivo, grande promotore di eventi e corsi legati alla cultura hip hop con la sua Streets Arts Academy, a distanza di quindici anni è diventato una delle figure più rilevanti e attive dell’underground italiano. L’ultima volta lo abbiamo intervistato qui insieme ai Drammachine, uno dei supergruppi di cui fa parte.

PINNA: Anche se come rapper potrebbe non figurare più all’interno delle cronache, questo non vuol dire che abbia smesso di occuparsi di hip hop, ad esempio con la web serie Teste di Latta.

PAURA: Oltre ad essere uno dei rapper universalmente più apprezzati dai colleghi al momento (il suo ultimo album è stato votato il migliore del 2015 nelle nostre consuete classifiche di fine anno), oltre ad aver fatto la storia del rap partenopeo con i 13 Bastardi, è anche un ottimo designer e ha firmato alcune delle cover più interessanti della discografia italiana. L’ultima volta lo abbiamo intervistato qui.

NESLY RICE: Oggi noto come Nesli, ha intrapreso una strada più cantautorale, arrivando perfino a partecipare a Sanremo. L’ultima volta lo abbiamo intervistato qui.

FULO: Uno dei nomi di spicco della crew Teste Mobili, non ha mai smesso di fare rap e di essere una figura di riferimento per i rapper del centro Italia con il collettivo Kmaiuscola, come dimostra ad esempio questo video.

CINA & GUFO: Il 50% di questo duo oggi è noto come Amir Issaa: oltre a continuare a fare rap, con ottimi riscontri, ha composto colonne sonore (quella del film Scialla, ad esempio) e si è fatto portavoce del movimento G2 con le istituzioni, lanciando iniziative e interpellanze a favore delle seconde generazioni figlie di immigrati in Italia. L’ultima volta lo abbiamo intervistato qui. Gufo invece, fa ancora parte del collettivo Gente De Borgata (con il nome di Supremo 73) ed è appena uscito con un nuovo EP.

MODDI & ELLE VOX: Moddi è una delle figure di riferimento per chiunque abbia mai avuto una passione per il rap italiano underground. Per quanto la sua discografia solista non sia particolarmente consistente, sia per la qualità dei suoi featuring, sia per la sua incessante attività live, è praticamente impossibile non conoscerlo (a meno di non aver studiato l’hip hop italiano su Wikipedia, ovviamente). Elle Vox, parte di Sona Sle, non pubblica più materiale originale da qualche anno ma è ancora attivo dal punto di vista dei live.

CASA DEL FICO: Dopo una lunga affiliazione a collettivi storici del sud Italia, come ad esempio Pooglia Tribe, i Casa del Fico ottennero un contratto con Virgin e pubblicarono un album di discreto successo nell’underground italiano. Oggi si sono sciolti, ma continuano a fare musica: Kosmi come resident dj e organizzatore di numerose serate elettroniche milanesi, Zizzed come producer (sia con i Reset! che come solista: tanto per dirne una, ha co-prodotto Wake Up, il brano presentato da Rocco Hunt allo scorso Sanremo).

MACRO MARCO: Nell’articolo a cui ci siamo “ispirati” non è presente, ma è assolutamente presente sulla copertina di Aelle (doveva esserci anche Kiave, ma fu escluso all’ultimo momento perché non si riuscì a raggiungerlo per includere il suo materiale in tempo per la stampa). Anche in questo caso si tratta di un nome di assoluta eccellenza: dj e producer di immensa cultura musicale, ha fondato tra le altre cose la Macro Beats Records, ovvero l’etichetta che produce artisti del calibro di Ghemon e Mecna.

La seconda puntata, quella relativa ai rapper di cui è più difficile trovare notizie:

TSU: Sardo trapiantato a Torino, parte de La Suite, il suo ultimo album risale al 2009 ma a quanto ne sappiamo non si è mai davvero allontanato dalla scena hip hop italiana.

NEST: Camerunense trapiantato in Svizzera da bambino, ha abbandonato il rap parecchi anni fa, a quanto ci è dato di sapere: pare anche che tutto il materiale relativo alla sua carriera musicale sia stato rimosso da Internet su sua richiesta.

GIANNI AKA SPEIS G: Oggi noto come Gianni KG, a detta dei bolognesi è ancora una figura centrale della scena cittadina. Ancora in attività (sia in freestyle che su supporto registrato), il suo ultimo progetto ci risulta essere 2ndo Round Streettape, ma sta lavorando anche a un nuovo album. Nella foto di Aelle è impegnato a suonare il violino perché in quegli anni studiava al conservatorio.

JIMMY CHINOTTO: 50% del duo La Squadra insieme a Tony Caciara, fu poi sostituito da Michael Calandra (che molti ricordano come un concorrente di Amici di Maria De Filippi dell’edizione 2001/2002). Non ci risultano essere più attivi. [edit: la nostra corrispondente a Roma, sempre informatissima, ci informa che oggi si fa chiamare Chino B o Chino Blaze e che è ancora in attività sia come rapper che come writer che come organizzatore di serate].

KAJAR: Parte delle crew salernitane GamHz e DCP (le stesse in cui sono artisticamente cresciuti i più noti Fabio Musta e dj Pio), non ci risulta essere più attivo da parecchi anni, ma potrebbe essere un classico caso di cambio di AKA: se avete sue notizie, fateci sapere! [Edit: un nostro lettore ci informa che, dopo avere per anni lavorato in uno dei principali negozi di dischi italiani, Kajar ha lasciato da parte la musica per dedicarsi a una sua attività in ambito bike].

Questo è tutto, per ora: invitiamo gli artisti ad integrare con i loro progetti attuali che ci fossero sfuggiti…