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Drammachine: l’intervista tripla

29-03-2016 Marta Blumi Tripodi

Drammachine: l’intervista tripla

Se anche non li conosceste come supergruppo, sicuramente avete avuto modo di apprezzarli singolarmente: Mastino, Blo/B e Apoc sono da sempre tra i nomi più caldi dell’underground italiano. Quando hanno deciso di unire le forze sotto il nome di Drammachine siamo stati felicissimi. Quando è stato annunciato che del loro primo lavoro collettivo sarebbe uscito pure un vinile, non ne parliamo. Quando hanno accettato di sottoporsi a quest’intervista tripla, abbiamo fatto i salti di gioia. Ecco a voi uno dei nostri mostri a tre teste preferito.

Ricordi ancora quando e come hai conosciuto gli altri due?

Mastino: Apoc l’ho conosciuto di persona durante una mia data super bucatissima a Ferrara: praticamente il posto ha iniziato a riempirsi mezz’ora dopo che ho finito di suonare e non ero proprio preso benissimo. Ci ha presentato Dj Afghan e devo aver avuto una faccia meravigliosa. Con Blodi invece non ricordo di preciso quando ci siamo presentati, so solo che una volta avremmo dovuto incontrarci a una jam ma non si era presentato e io ero andato a cercare la sua roba via web per capire chi si credeva e ho scoperto che si credeva a proposito. Subito preso bene. Insomma, poteva essere un disastro e invece è stato un Dramma. Amore al primo ascolto.

Blo/B: Apoc l’ho incontrato la prima volta di persona proprio quando abbiamo lavorato nel mio studio per DRAMMACHINE, ma eravamo già in contatto da circa un anno per delle produzioni sul mio prossimo disco solista.
Mastino a un suo Street Corner Rap Cypher con me, lui, Porno Mc, Argento Vivo e il mitico Dj Rash ai piatti. Provato zero, deciso in 10 minuti l’ordine delle strofe e chi faceva i ritornelli, è venuto uno dei live più fighi che abbia mai fatto. C’è anche in versione integrale sul mio canale Youtube.

Apoc: Sicuramente al Bar Sport ma non ricordo bene.

Un pregio e un difetto di entrambi.

M: Pregi: sono limpidi. Non hanno paura di mostrare la propria umanità ed è una roba che per me è fondamentale per tutto: dall’essere un buon artista a produrre collabo sane. Difetti: Apoc è in ritardo cronico con le consegne (soprattutto con le interviste, ve ne accorgerete) e Blo si fa salire subito l’embolo quando siamo in ritardo. Fanno bene entrambi.

B: Pregi: tutti e due nella loro cosa (rap e produzione) hanno una naturalezza devastante. Fanno il loro come respirare. Difetti: Masta ha troppi preconcetti sulle nuove uscite rap e non si lascia convincere. Apoc all’improvviso scompare e non si fa sentire per giorni. E io bestemmio.

A: Parecchio professionali, Blo sicuramente un cagacazzi allucinante.

Perché avete deciso di lavorare a un album insieme?

M: Lavorare con altri artisti è una cosa che mi fa crescere artisticamente e umanamente. Con gli altri due scappati di casa ho avuto modo di sperimentare un feeling produttivo ottimo, dato che il progetto è stato costruito in maniera molto spontanea e immediata.

B: Perché collaborare è la cosa più figa che esista nel fare Rap. Nello specifico perché Apoc e Mastino sono due eccellenze in quello che fanno.

A: Ci siamo fatti trasportare per 4 giorni dal fomento del momento, sono le cose migliori e vanno fatte subito

Com’è nato il nome Drammachine?

M: Credo sia stato proposto da Apoc. Proposta accolta all’istante.

B: Masta sbagli. L’ho proposto io. Mi piaceva l’idea di inserire la parola Dramma in un progetto che voleva essere bello cattivo. Curiosità: parlando un po’ di tempo fa con Kuno mi disse che ai tempi erano usciti un paio di pezzi con lui, Coliche, Rayden e altri con il nome Drummachine. Giuro che non lo sapevo!

A: Non ricordo.

Vi considerate un gruppo oppure si tratta di un progetto una tantum?

M: L’intenzione è quella di proseguire nella collaborazione a più livelli ma senza tralasciare i nostri percorsi individuali dato che ognuno di noi ha portato all’interno la propria attitudine e il proprio punto di vista. Penso sia un po’ la ricchezza che ci ha contraddistinto in questo lavoro.

B: Progetto una tantum che SICURO non finirà qui.

A: Dovevamo essere un gruppo dell’evoluzione della barba che uscivano su Cosmopolitan, mi avevano detto così poi è uscito il disco.

Se dovessi fare un altro progetto a tre, con chi sostituiresti i tuoi soci?

M: Iron Man e Wolverine. I Colle e Shablo. O Kaos One e Night Skinny. O Paura e Ice One. Che è un po’ come dire solo top player e gente che stimo artisticamente combinate in power mode.

B: Americani: con Oh No! e Pusha T. O con Alchemist ed Evidence. Italiani: con Johnny Marsiglia e D-Ross. Oppure con Francesco Paura e Jay Vas.

A: Blo lo sostituirei con il mio vicino di casa.

E i tuoi soci si offenderebbero?

M: Oh, mica ho detto Topo Gigio e Clarabella… Però sì, si sa che ci può essere un po’ di rosicata dopo che una roba è uscita così dannatamente unita. Ormai ci conosciamo anche come esseri animali e reputo i miei compari persone abbastanza intelligenti da non inacidirsi se dovesse accadere.

B: Sicuro no, perché hanno un cervello e gli piace fare musica tanto quanto piace a me.

A: No, perché il mio vicino potrebbe picchiare qualsiasi rapper, quindi potremmo andare d’accordo.

Un pregio e un difetto del lavorare in gruppo anziché da soli.

M: Un pregio è spingere su determinate caratteristiche come la capacità di amalgamarsi pur rimanendo unici. Un difetto è quello di intraprendere strade ed effettuare scelte che accontentino tutti i membri del gruppo, ma una buona amalgama passa proprio per questa strada. In ogni caso per la realizzazione di un prodotto musicale non si lavora mai da soli perciò ci si trova sempre a dover ragionare su cose di questo tipo.

B: Un pregio è la ricchezza che danno tre teste su un unico lavoro. A livello di suoni, metriche e idee. Il difetto è che bisogna mediare il gusto personale (soprattutto nel sound) con quello degli altri.

A: Velocità, prima di tutto, difetti non ne ho visti perché abbiamo fatto tutto talmente velocemente che non abbiamo avuto tempo per guardare i difetti.

La tua canzone preferita del disco.

M: Panik Attack pt 1 e 2.

B: Panik Attack.

A: Fuoco nella Pioggia.

La strofa/il beat più bello che hai sfornato per questo disco.

M: Hades e Fuoco nella Pioggia.

B: Panik Attack e Fuoco nella Pioggia.

A: Panik Attack.

Perché pubblicare anche il vinile?

M: Qui son stato io a rompere le balle. Ho deciso che le mie produzioni saranno su questo formato finché riuscirò a permettermelo (finché cioè il mio rap si autososterrà economicamente). Voglio sostenere il patrimonio culturale dal quale prendo le mosse, perciò se devo utilizzare un feticcio che sia in relazione diretta con quel che faccio. E poi dai… c’è da chiederselo?

B: Perché è un bell’oggetto, suona meglio degli mp3 e si è risvegliato un bel mercato di questo tipo di supporto. E poi perché dà più l’idea di qualcosa che si colleziona e si conserva in questa era di musica usa e getta.

A: Perché é bello educare le nuove generazioni con il sound di un certo tipo proveniente da una piattaforma del genere.

Voi ascoltate un sacco di rap, anche italiano: ci fate il nome di un mc/beatmaker della vecchia guardia che secondo voi è particolarmente sottovalutato, e di un mc/beatmaker della nuova guardia che secondo voi è assolutamente da tenere d’occhio?

M: Vecchi sottovalutati: chiunque, J Ax a parte. Anche Dj Jad, tanto per… La conoscenza di quel che ci ha preceduto è una risorsa sconfinata e per un motivo o per l’altro si sceglie spesso la strada della terra bruciata. Questo è esattamente l’opposto del “fare cultura”. Non è la mia via. Nuovi da tenere d’occhio: Fuji & Sick Budd, Centauro e Omega Storie, Diamante e Sandal. Drimer e Dusted invece non cagateli che sono bravissimi!

B: Mcs sottovalutati vecchia guardia: Gufo Supremo del Rome Zoo. Ho ancora scolpita nel cervello la sua strofa ne “La Grande Truffa del Rap”. Beatmakers: Next One. Nuovi mcs da tenere d’occhio: Dusted e Giovane Feddini a parimerito. Beatmakers: Luc B.

A: Sicuro Deal dei Gatekeepaz come beatmaker, che, se ci si mette, fa robe esplosive, e come mc della vecchia guardia uguale. Dei nuovi Freshbeat come beatmaker da tenere d’occhio, e poi come Mc Giovane Feddini che e’ molto bravo.

Buoni propositi per il futuro?

M: Scrivere scrivere scrivere scrivere e trovare il tempo per scrivere.

B: Chiudere il mio disco solista (siamo in mix FINALMENTE!!!). Poi portare avanti un altro progetto molto strano che mi è stato proposto e fare un disco ufficiale Maad Block. Finito tutto ciò mi piacerebbe tantissimo fare un altro EP tutto prodotto da me. A tempo debito.

A: Fare almeno altri 4 dischi e suonare tanto in giro col mio collettivo.